CHI SONO

Buongiorno a tutti. Sono Sara e sono sorda. Quattro mesi fa mi sono sottoposta ad un intervento di impianto cocleare e, dopo anni, ho sentito la vera voce delle mie figlie e di mio marito.
Non è facile spiegare cosa significhi essere sordi. Con questo blog mi piacerebbe raccontare la mia esperienza e raccogliere le impressioni di altri che hanno il mio problema o di chi si relaziona con persone che non ci sentono.
Non sono un medico né un'addetta ai lavori. E forse non riuscirò mai a raccontare bene le mie emozioni, ma vi assicuro che sentire per la prima volta il canto degli uccellini in un bosco a 35 anni mi ha cambiato la vita!

giovedì 15 novembre 2012

Pensieri

"Non basta guardare, bisogna guardare con gli occhi che vogliono vedere"

Questa frase di Galileo descrive in poche parole quello che penso. Mi chiedo ancora come mai certe persone si fermino solo all'apparenza delle cose e degli altri.

Mi capita spesso si sentire o vedere la commiserazione negli occhi delle persone a cui dico che sono sorda. Mi guardano come se volessero dirmi: "poverina, guarda cosa le è capitato..." ma nemmeno hanno il coraggio di dirlo. In molti si fermano qui, non guardano nel mio  profondo forse perchè sono considerata di serie B in quanto handicappata. Perchè, diciamo la verità, handicappata sono ma non sono solo questo. Sono molto altro: sono una mamma affettuosa, una moglie devota, una casalinga a volte disperata, un'insegnante che fa il suo lavoro con passione, un'accanita sferruzzatrice e  un sacco di altre cose.
Ma perchè la gente non mi guarda con occhi che vogliono vedere davvero?

domenica 11 novembre 2012

Mi sono spaventata un pochino

E' arrivato l'autunno e con esso sono arrivati umidità, freddo, vento e pioggia e fin qui nulla di strano, anzi... era ora visto che siamo alla metà di novembre. Mi è capitata però una cosa strana che mi ha fatta spaventare un pochino. Ebbene sì, perchè da quando mi hanno fatto provare il brivido di sentire com' è il vero mondo che mi sta intorno, non mi accontento più e alla prima cosa che non va come dovrebbe mi impaurisco perchè non voglio tornare più com'ero prima dell'intervento.

Il mio impianto, come vi ho già detto, è ibrido e la figura qui sotto mostra molto bene le sue parti: la parte scura è un impianto cocleare normale a cui è attaccato un canalino trasparente che lo fa comunicare con una protesi chiamata chiocciola.


 

Ho cominciato, in questi giorni ricchi di umidità, a sentire un po' meno e mi sono allarmata. 
Possibile che il programma che mi avevano caricato, la cosiddetta mappa, non andasse bene? Eppure qualche settimana fa sembrava ottima. Oh mamma, cos'era successo allora? Il mio udito era diminuito? L'impianto non funzionava più bene?
No, niente di tutto questo per fortuna. Innanzitutto, visto che sono passati quattro mesi dall'attivazione, il canalino trasparente va sostituito e oltre a questo mi è stato spiegato che può rimanere al suo interno dell'aria, soprattutto in ambienti molto umidi o quando si passa da un luogo molto freddo a uno molto caldo. Insomma, una sorta di occhiali appannati per vederla come chi ha un problema di vista e porta gli occhiali!
Mi hanno sostituito il canalino e mi hanno regalato una pompetta (simile ad un clisterino) per aspirare aria dal un foro presente nella protesi qualora sentissi di meno.
Che dire quindi? Ho tirato un sospiro di sollievo :-)
Qualcuno potrebbe pensare che sia esagerata ma non credo di esserlo: quando scopri qualcosa che mai avevi conosciuto in vita tua e ti piace, fai di tutto perchè la tua nuova situazione non cambi.
Mi sbaglio?

giovedì 1 novembre 2012

Com'è difficile far comprendere agli altri

E' davvero difficile spiegare a chi mi sta intorno cosa provo quando sento un suono nuovo.
Certo, provo gioia e felicità ma, alle volte, il suono è talmente forte o ancora "troppo acuto" per il mio cervello che mi dà un fastidio tremendo.
Succede anche a voi? I normoudenti non sanno nè sapranno mai per loro fortuna quanto possa essere pungente un suono che il cervello non ha mai sentito.
Un esempio pratico? Stamattina mi trovavo con superG e figlie ad un mercatino del Trentino e la mia figlia grande è stata catturata piacevolmente dal suono di un flauto per richiamare uccelli. Peccato che il mio nuovo orecchio non sia stato così entusiasta, anzi... Sono dovuta letteralmente scappare perchè non riuscivo a sopportare quel suono così forte per me.
SuperG. però, ha ceduto davanti ai dolci occhioni della figlia grande e le ha comprato quel flauto. Per ora, potranno suonarlo solo in mia assenza, altrimenti potrei dare i numeri. :-)